Adaci - Associazione Italiana Acquisti e Supply Management
Tavola rotonda: Materie Critiche, economia circolare e sostenibilità
Senza le materie prime critiche primarie e secondarie da riciclo e i settori che le trasformano, i beni non potrebbero essere prodotti e i servizi erogati. L’indipendenza da paesi oligopolistici detentori e raffinatori di materie prime critiche (Australia, Cina, India, Myanmar, Russia per citarne alcuni) è una chimera, anche perché non tutte le materie prime sono riciclabili all’infinito per decadimento di caratteristiche che non le rendono più riutilizzabili.
La certezza del diritto, costi, tempistiche, regolamenti, grade per ton estratta o riciclata, guerre commerciali, ban all’export dei paesi oligopolistici, sanzioni e logiche NIMBY sono alcune delle interdipendenze che possono impattare anche sulla sostenibilità.
Quali alternative mettere a terra? Le aziende che cercano di rinnovare le proprie supply chain devono cambiare il modo in cui operano internamente. Le funzioni di approvvigionamento dovranno adeguarsi, così come lo sviluppo del prodotto, la finanza, la strategia e la sostenibilità.
Ridurre le complessità e funzionalità non necessarie – ridurre gli sprechi e le attività a non valore – ridurre l'utilizzo di materiali, servizi e molto altro porta alla riduzione di rischi, costi, esposizione finanziaria e all'aumento del valore; inoltre si accorciano le supply chain: diminuisce la dipendenza anche per le materie prime, aumenta l’appetibilità per i mercati finanziari, l’attrattività dei talenti, l'appoggio degli utilizzatori nei confronti di prodotti e servizi con enormi vantaggi competitivi e di antifragilità del business.
Ne parleremo con esperti durante la tavola rotonda per comprendere cosa ci aspetta e quali alternative poter mettere a terra.